Il Ramadan in una coppia mista

Molti credono sia impossibile che in una coppia mista, ‘lei’ italiana e cristiana, si possa astenere dal fare il Ramadan mentre ‘lui’ egiziano e musulmano, digiuna dall’alba al tramonto. Anzi, a dirla tutta, esiste il luogo comune secondo il quale ‘lei’ viene solitamente obbligata, prima o dopo il matrimonio, a convertirsi all’Islam da lui ed a fare quindi il Ramadan contro la propria volontà. In altrettanti casi lei, se pur cristiana, lo fa per essere solidale con lui. Per carità, succede anche questo ma non è una regola.

State infatti per scoprire che una coppia può essere formata da una donna cristiana e un uomo musulmano e che questi, insieme, possono condividere momenti importanti delle rispettive culture e tradizioni senza obbligatoriamente farli propri.

Non ci credete?

In questi ultimi 19 anni ho approfondito la conoscenza della cultura egiziana nonché dell’ Islam, studiato da autodidatta ma anche a livello accademico, attraverso gli insegnamenti di docenti italiani e cristiani proprio come me, senza quindi alcuna forzatura o esagerazione.

Nonostante sia una religione con la quale ho ‘familiarizzato’, sono ancora oggi cristiana ma fermamente convinta che fare il Ramadan non potrebbe che apportarmi benefici dal punto di vista fisico, mentale e umano. Credo semplicemente di non essere pronta perché consta sacrificio (non bere, non mangiare, non fumare, …) ed io non sono molto paziente e costante. Non in tutte le cose almeno.

Ciò non toglie che io riconosca al Ramadan la stessa importanza che dovrebbe avere per noi la Quaresima, noi che ce ne siamo ricordati quando abbiamo visto testate giornalistiche annunciare l’inizio del Ramadan. Non intendo ovviamente generalizzare, qualcuno ligio al dovere ci sarà, ma suona strano che emerga solo ora, solo questa volta in cui Ramadan e Quaresima quasi coincidono, che anche noi cristiani saremmo soggetti a restrizioni e limitazioni da osservare.

Di contro, mi chiedo allora il significato di commenti come: ‘ a che serve fare il Ramadan, se poi alla sera si abbuffano?’. Ecco, chi pone questo quesito a mo’ di polemica, sa dare un senso al non mangiare alcun tipo di carne il venerdì santo per poi mangiarne a volontà in tutti gli altri giorni?!

Che poi, questa idea dell’abbuffarsi, è data dalle tante immagini che circolano di bellissime e variegate tavolate colme di piatti di ogni genere ma chi le osserva e commenta criticando, sa in quanti mangeranno da quella tavola? Ne ha la minima idea?

Bando ai puntini sulle ‘i’, alleggeriamo i toni.

I primi giorni di Ramadan mi sono ritrovata con i consueti programmi giornalieri un pò scombussolati ma ora ho di nuovo preso il via. Non si prepara più per il pranzo ma solo per la cena che si anticipa di circa un paio d’ore rispetto al nostro solito. Tra l’altro, posso garantirvi, che vi è anche un notevole risparmio per quanto riguarda la spesa. È vero che quell’unico pasto è più abbondante e ricco ma si consuma e spreca molto meno cibo.

Verdure

Queste verdure sono all’ordine del giorno per creare piatti unici e che si avvicinino il più possibile a quelli egiziani.

Insalata mista

Una bella insalata di cetrioli, pomodori, cipolla rossa e peperoni dolci condita con olio, sale, pepe, timo e menta e decorata con foglie di prezzemolo non può mai mancare.

Trito di verdure e macinato

Si ricreano piatti a base di carne macinata ben condita come da immagine sopra oppure si prepara una base per i classici e noti maccheroni (macarona in gergo) e besciamella (o basciamella).

La regina della mia tavola poi è sempre lei, la macedonia che nulla ha a che fare con i piatti tipici del Ramadan ma alla quale io non posso proprio rinunciare. Tra l’altro offre un ottimo apporto di vitamine e zuccheri (uso quello di canna) necessari anche per ritrovare le forze.

Macedonia

Come potete ben vedere in casa non si cucina obbligatoriamente egiziano ma si cerca di trovare ricette che rappresentino il connubio perfetto tra le due culture. Questa torta di semolino e cocco, ad esempio, richiede l’ingrediente principale del dolce egiziano “basbousa” con aggiunta di cocco e qualche goccia di cioccolato.

Torta di semolino e cocco

A dirla tutta ho fatto anche il baklava utilizzando la pasta fillo e varie granelle (pistacchi, nocciole,mandorle) ma, una volta cotto, la pasta fillo ha iniziato a sfogliarsi e volare qua e là per il forno, scoperchiandosi come un tetto che perde le tegole mosse dal vento. Ci riproverò.

Se ogni tanto non scrivo o non rispondo, ora sapete in cosa sono impegnata perché quel pasto giornaliero deve essere ricco ( e non parlo di quantità) e speciale, preparato con amore e dedizione anche se non perfetto.


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Pubblicato da EllePi Blogger

Ciao sono Laura ma puoi chiamarmi EllePi oppure Finny se mi conosci dai tempi di Habibi Forum. Sono esperta in Comunicazione e dal 2006 mi occupo anche di coppie miste italo-egiziane (tra le quali mi aggiudico un posto anche io da oramai quasi vent'anni).

3 pensieri riguardo “Il Ramadan in una coppia mista

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