I dodici mesi del calendario islamico in Egitto

Il calendario islamico, utilizzato da molti Paesi a maggioranza musulmana, compreso l’Egitto, è un calendario che si basa sui cicli lunari anziché solari e ciò lo differenzia dal calendario gregoriano più comune.                  Composto da dodici mesi lunari, il calendario islamico ha una durata dell’anno leggermente più corta per via della natura lunare del sistema di conteggio del tempo.

Il 12 mesi del calendario islamico in Egitto

Attualmente segna l’anno 1445 AH (anno dell’Egira) e siamo nel mese sacro del Ramadan, uno dei periodi più significativi per la comunità musulmana in tutto il mondo. Durante il Ramadan i musulmani osservanti praticano il digiuno dall’alba al tramonto, dedicandosi alla preghiera, alla riflessione e alla carità. È un periodo di sacrificio e spiritualità che porta con sé un senso di unità e solidarietà tra i fedeli che si impegnano a rispettare i precetti religiosi e a rafforzare la propria connessione con Allah. Il Ramadan, infatti,  rappresenta un momento di autocontrollo, gratitudine e compassione verso i meno fortunati.

A seguirlo sarà il mese di Shawwal che inizierà quando sarà avvistata la mezzaluna di Shawwal a decretare la fine del digiuno. Questo spiega perché lunedì 8 aprile 2024 è previsto tale avvistamento. Qualora la luna di Shawwal non si dovesse vedere, allora il mese di Ramadan sarà di 30 giorni e terminerà il giorno 9 aprile stabilendo l’inizio della festa di Eid el Fitr al 10 aprile 2024. Se ti interessa approfondire questo aspetto leggi l’articolo in cui ne ho parlato QUI.

Concentriamoci ora sui dodici mesi del calendario islamico e vediamo quali sono:

  1. Muharram: è il primo mese dell’anno islamico conosciuto per essere sacro e venerabile in quanto è considerato un periodo di riflessione, pace e devozione premesso che comprende anche il giorno di Ashura, un giorno di digiuno e di commemorazione per i musulmani.
  2. Safar: è il secondo mese del calendario islamico. Nonostante il significato di “vuoto“, è un mese in cui si ripone fiducia nella provvidenza divina.
  3. Rabi al-Awwal: letteralmente “il primo mese di primavera”, è il mese del Mawlid al-Nabi, la celebrazione del compleanno del Profeta Maometto.
  4. Rabi al-Thani: tradotto in “secondo Rabi‘”, è un momento di riflessione e crescita spirituale per i musulmani che vengono incoraggiati a ricercare la saggezza interiore e prepararsi così al futuro.
  5. Jumada al-Awwal: conosciuto anche come Jumada I, è un mese dedicato alla preparazione spirituale in cui si cerca di purificare l’anima e prepararsi spiritualmente ad affrontare le sfide della vita grazie alla forza interiore.
  6. Jumada al-Thani: conosciuto anche come Jumada II, è un periodo in cui si riflette sulla spiritualità e sulla devozione, insomma sulla vita, concentrandosi sulle lezioni apprese e sulla propria crescita interiore.
  7. Rajab: è un periodo di purificazione e preghiera intensa ed uno dei quattro mesi sacri in cui la guerra è proibita ed in cui i musulmani cercano perdono e rinnovano il proprio impegno spirituale.
  8. Sha’ban: un mese in cui ci si prepara fisicamente e spiritualmente per l’arrivo del Ramadan concentrandosi sulla preghiera e carità.
  9. Ramadan: è il nono mese dedito al digiuno obbligatorio e caratterizzato da preghiere, carità e autocontrollo. Durante questo mese i musulmani osservanti digiunano dalle prime luci dell’alba fino al tramonto dedicandosi alla preghiera, alla riflessione e alla carità.
  10. Shawwal: è il decimo mese, quello successivo al Ramadan, durante il quale si celebra la festività di Eid al-Fitr, la festività che segna la fine del digiuno. È un periodo di gioia, festeggiamenti e ringraziamenti.
  11. Dhu al-Qi’dah: è uno dei mesi sacri in cui ci si prepara per il pellegrinaggio annuale a La Mecca, noto come l’Hajj. È un momento di preparazione spirituale e di riflessione per i pellegrini.
  12. Dhu al-Hijjah: è il mese finale dell’anno islamico, quello in cui si svolge il pellegrinaggio annuale dell’Hajj, un periodo di devozione e rinnovamento spirituale e di connessione diretta con Allah.

Quelli appena visti sono i 12 mesi del calendario islamico ma è importante sottolineare come la sua natura lunare influisca sulla durata di ciascun mese e, di conseguenza, sulla datazione annuale delle varie festività musulmane. A differenza dei calendari solari, dove i mesi hanno lunghezze più prevedibili, i mesi del calendario islamico possono variare da 29 a 30 giorni, sulla base dell’osservazione della luna. Questo significa che l’anno islamico è più corto di quello solare, perdendo circa undici giorni all’anno rispetto al calendario gregoriano.

Le festività musulmane come il Ramadan, l’Eid al-Fitr e l’Hajj, migrano attraverso le stagioni, offrendo ai fedeli esperienze diverse in termini di pratiche spirituali e celebrative da un anno all’altro, una variabilità che richiede un continuo adattamento e una rinnovata riflessione sulla propria fede da parte dei musulmani, sottolineando l’importanza di un calendario che non solo misura il tempo, ma lo imprime di significato spirituale.

Il calendario islamico non è solo un mezzo per organizzare il tempo bensì un richiamo ciclico al rinnovamento spirituale, alla comunità e alla profondità della fede che trasforma ogni mese e ogni stagione in un’opportunità per una nuova comprensione e devozione.


Scopri di più da Innamorarsi in Egitto

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.

Pubblicato da EllePi Blogger

Ciao sono Laura ma puoi chiamarmi EllePi oppure Finny se mi conosci dai tempi di Habibi Forum. Sono esperta in Comunicazione e dal 2006 mi occupo anche di coppie miste italo-egiziane (tra le quali mi aggiudico un posto anche io da oramai quasi vent'anni).

Lascia un commento

Scopri di più da Innamorarsi in Egitto

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora