Davvero un musulmano può avere quattro mogli – Q&A

Lui un egiziano musulmano già sposato in Egitto, tu un’italiana cristiana. Ti ha chiesto di sposarlo e di diventare la sua seconda moglie perché lui può avere fino a quattro mogli. Se ti rivedi in questa premessa, continua a leggere.

Negli ultimi anni, l’incontro tra culture diverse ha portato a un intreccio di vite, tradizioni e leggi che, talvolta, possono generare confusione e malintesi. Uno dei temi che suscita curiosità e spesso preoccupazione è legato alle pratiche matrimoniali in alcune comunità musulmane, in particolare la possibilità per un uomo di sposare fino a quattro donne. Ma cosa significa realmente questa pratica nel contesto della vita moderna e, soprattutto, come si colloca di fronte alle leggi italiane per chi vive o decide di trasferirsi in Italia?

Un musulmano può sposare fino a 4 mogli?

È vero, l’Islam consente a un uomo di avere fino a quattro mogli contemporaneamente, ma questa pratica è regolata da principi molto rigorosi di equità e giustizia tra le mogli. Tuttavia, ciò che spesso viene meno nel dibattito pubblico è il riconoscimento di come queste pratiche si adattino alle leggi di Paesi con tradizioni legali diverse, proprio come l’Italia. Qui la poligamia non è ammessa, né riconosciuta legalmente, il che solleva questioni importanti per coloro che entrano in relazioni con un partner egiziano già sposato secondo la tradizione islamica.

Ma cosa significa questo per una donna italiana che decide di diventare la seconda moglie di un uomo egiziano?

Dobbiamo innanzitutto tornare sulla questione dell’equità affrontata nel Corano dove la Sura che più comunemente viene citata in tale contesto è An-Nisa’ (Le Donne), in particolar modo il versetto 3.

Se temete di non essere giusti con gli orfani, [allora potete sposare] le donne che vi piacciono, due, tre o quattro. Ma se temete di non essere equi, [sposatene] una sola. Questo è più adatto per evitare l’ingiustizia.

Questo versetto è interpretato in modi diversi, ma il principio guida è che un uomo deve trattare tutte le mogli in modo equo e giusto. Nell’Islam, il matrimonio è visto non solo come un’unione spirituale e fisica, ma anche come un contratto legale. L’equità e la giustizia sono quindi fondamentali.

L’Italia, come già detto, non riconosce legalmente la poligamia. Il matrimonio civile in Italia richiede che nessuno dei partner sia già sposato legalmente, sia in Italia che all’estero. Questo significa che un matrimonio poligamico contratto all’estero non è riconosciuto in Italia. Inoltre, un matrimonio puramente religioso, senza il riconoscimento civile, non ha status legale in Italia.

È proprio per evitare casi simili che tra i documenti richiesti al futuro sposo egiziano, il Consolato Italiano in Egitto, annovera anche :

  • stato di famiglia aggiornato
  • autodichiarazione notarile di ‘stato civile’

Per approfondire il concetto di equità, possiamo poi guardare anche al versetto 129 della stessa Sura che riporta ulteriori dettagli sulle aspettative nei confronti di un marito che ha più mogli.


“Non potrete mai essere equi tra le vostre mogli, per quanto ci proviate. Non inclinatevi completamente verso una [moglie] lasciando l’altra sospesa [senza decidere”

Questo versetto evidenzia l’impossibilità pratica di mantenere una perfetta equità tra le mogli, riconoscendo le limitazioni umane nell’attuazione di questa pratica. Nonostante l’Islam consenta la poligamia, questo versetto mette in evidenza la profonda complessità emotiva e pratica dell’essere equi e giusti tra le mogli, ponendo un’enfasi significativa sul rispetto.

Sebbene, dunque, la Sura An-Nisa’ conceda ai musulmani la possibilità di sposare più di una donna, impone anche severe condizioni di giustizia ed equità tra le mogli. La stessa Sura, infatti, introduce una prospettiva della sfida intrinseca di questa pratica, riconoscendo che, nonostante gli sforzi, la perfetta equità tra le mogli potrebbe non essere sempre raggiungibile. Questa ammissione del Corano sottolinea l’importanza della responsabilità, della misericordia e del perdono come elementi centrali nella gestione delle relazioni familiari secondo la legge islamica.

La comprensione di questi aspetti può offrire una riflessione importante sia per i fedeli musulmani in Egitto sia per coloro che, vivendo in Italia, si trovano a navigare tra le proprie credenze e le leggi dello Stato ma soprattutto per tutte quelle donne italiane alle quali viene proposto di essere una delle quattro mogli.


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Pubblicato da EllePi Blogger

Ciao sono Laura ma puoi chiamarmi EllePi oppure Finny se mi conosci dai tempi di Habibi Forum. Sono esperta in Comunicazione e dal 2006 mi occupo anche di coppie miste italo-egiziane (tra le quali mi aggiudico un posto anche io da oramai quasi vent'anni).

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