Il Ramadan è il nono mese del calendario islamico durante il quale i Musulmani digiunano dal sorgere al tramonto. Il digiuno durante il Ramadan è uno dei Cinque Pilastri dell’Islam ed è considerato un momento di auto-riflessione, purificazione e sacrificio. Durante questo mese i musulmani si concentrano sulla preghiera e sulla lettura del Corano aiutando i meno fortunati con atti di carità e beneficenza.
Il Ramadan 2024 sarà vissuto, come sempre, con grande devozione e spiritualità evitando cibo, bevande e fumo dall’alba al tramonto sino all’iftar ovvero al pasto con cui viene interrotto il digiuno. È questo il momento in cui viene solitamente mangiato il ‘dattero’ sia per il suo valore nutritivo, sia secondo la tradizione profetica.
Il mese del Ramadan, come ricordato in apertura, non segue il calendario gregoriano, è bensì determinato dal calendario lunare islamico. La data esatta di inizio del Ramadan può, quindi, variare leggermente da un anno all’altro ma è tuttavia possibile stimare la data di inizio in base al calendario lunare. Per il 2024 sembra infatti prevista per l’ 11 marzo prossimo.
IL CALENDARIO LUNARE
Il calendario lunare è un sistema di marcatura del tempo che si basa sul ciclo della Luna attraverso le fasi lunari mentre il calendario solare gregoriano si basa sul ciclo annuale delle stagioni.
Nel calendario lunare il mese inizia con la visione della Luna nuova e termina con la Luna nuova successiva. Le fasi lunari includono la Luna nuova, la crescente, il primo quarto, la gibbosa crescente, la Luna piena, la gibbosa calante, l’ultimo quarto e infine la Luna calante. Questo ciclo si ripete approssimativamente ogni 29,5 giorni.
I calendari lunari sono stati storicamente utilizzati da molte culture per segnare i passaggi del tempo, regolare le attività agricole e stabilire i giorni festivi e le celebrazioni religiose e ancora oggi vengono utilizzati in alcune tradizioni religiose come nell’Islam per determinare il periodo del Ramadan.
EID EL FITR
La fine del Ramadan è celebrata con una festa chiamata Eid al-Fitr: ‘Eid‘ significa “festa” o “celebrazione“, “Fitr” significa “rottura del digiuno“.
Durante Eid al-Fitr i musulmani celebrano con gioia e gratitudine rinnovando i legami familiari e sociali. La festa inizia con una preghiera speciale chiamata Salat al-Eid che coinvolge spesso l’intera comunità.
Dopo la preghiera, le persone si scambiano abbracci e auguri di “Eid Mubarak” o Buona festa e vari doni. Le famiglie si riuniscono per condividere pasti festosi e dolci tradizionali senza dimenticarsi di coloro che sono in difficoltà.
LA QUARESIMA DEI CRISTIANI
Da pochi giorni è invece iniziata la Quaresima per i Cristiani, quaranta giorni di preparazione spirituale che inizia con il Mercoledì delle Ceneri e termina con la celebrazione della Pasqua. Questo periodo consiste in una riflessione sulla vita di Cristo, in particolare sui suoi quaranta giorni di digiuno e preghiera nel deserto.
Durante la Quaresima i Cristiani sono invitati a dedicarsi alla preghiera, alla penitenza, al digiuno e all’elemosina. Nello specifico è una fase di auto-riflessione, penitenza e rinnovamento spirituale per prepararsi alla celebrazione della resurrezione di Gesù Cristo durante la Pasqua.
La Quaresima serve a permettere ai fedeli di concentrarsi sull’essenziale della propria fede, a perseguire il pentimento e la conversione e a prepararsi spiritualmente per la gioiosa celebrazione della Pasqua che rappresenta la vittoria di Gesù sulla morte e sul peccato.
Due periodi che dovrebbero essere vissuti allo stesso modo e con lo stesso identico obiettivo di introspezione e cura delle cose e affetti più cari e degli altri. E chi ha avuto la fortuna di festeggiare la festa di Eid el Fitr in Egitto con la famiglia di lui saprà benissimo quanto questa celebrazione somigli molto alla nostra Pasqua o al nostro Natale. La mattina di Eid el Fitr grande preparazione, aria di festa, sorrisi, vestiti nuovi e tanti doni per i più piccoli e per i grandi.
Proprio come noi il giorno di Natale o di Pasqua.
Per fare gli auguri di Ramadan in dialetto egiziano puoi usare queste frasi:
– Ramadan Kareem, “Generoso Ramadan“.
È un augurio tradizionale che esprime la speranza che il Ramadan porti benedizioni e generosità a chi lo osserva.
– Kul sana wa enta tayyeb/enti tayeba, “Ogni anno tu stia bene“.
È un modo per augurare tutto il meglio a qualcuno, non solo per il Ramadan ma anche per altre occasioni.
Per fare gli auguri per Eid al-Fitr, gli egiziani spesso dicono:
– Eid Fitr Saeed, “Felice Eid al-Fitr“
– Eid Mubarak che è usato universalmente nel mondo arabo e significa “Felice Eid“.
Ramadan in Italia
In Paesi come l’Egitto, durante il periodo di Ramadan, esistono orari di lavoro ridotti che consentono di poter essere a casa per l’iftar o comunque vi sono delle accortezze verso il lavoratore che qui in Italia difficilmente vengono concesse. Basti pensare poi alle festività ovvero ai giorni di festa che, subito dopo il Ramadan, iniziano con Eid el Fitr e non riconosciuti tali dal nostro calendario.
Non è facile vivere questo periodo di preghiera e digiuno lontano dal proprio Paese e affetti per via, spesso, di lunghi turni di lavoro o mancanza di una comunità di appoggio e condivisione ma soprattutto di permessi. E tralasciando le problematiche legate a questi aspetti, anche dal lato emotivo, vivere il Ramadan qui in Italia non è proprio la stessa cosa rispetto a viverlo in Egitto dove ogni angolo ti ricorda che è Ramadan.
➡️ Ma quanto inizia esattamente il Ramadan in Italia ed in Egitto?
Attualmente, secondo il calendario islamico 2024, chiamato ‘calendario Hijri’, sembra che il Primo di Ramadan sarà l’11 marzo con Eid el Fitr previsto per 10 aprile.
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